Nella foresteria della certosa di Trisulti avvengono prodigi. Nella sala che un tempo – nemmeno tanto tempo fa – accoglieva i pellegrini in cerca di pace e sicurezza – oggi c’è una Camera Delle Visioni, la sezione multimediale della Mostra “Il Corpo e l’idea: la Testa anatomica di Filippo Balbi”.

Fino al 15 settembre (dal venerdì alla domenica di ogni settimana) i visitatori troveranno un’installazione del CREA K-LAB del Conservatorio di Frosinone. “Rappresentatione di Anima, et di Corpo” è il titolo dell’opera-evento che fa uso di tecnologie audiovisive e utilizza l’ambiente fisico come parte integrante del suo significato e della sua fruizione coinvolgendo lo spettatore in un’esperienza immersiva unica.

Non è un semplice gioco di effetti spettacolari, è una vera e propria creazione artistica nuova, generata dalla potenza espressiva della Testa anatomica e dalle suggestioni che essa è in grado di provocare ancora oggi.

Valerio Murat, il direttore artistico, docente di tecnologie multimediali al Conservatorio Refice, spiega: “Nell’installazione, che ha voce e testi di Giovanni Fontana, la parola assume una tangibilità corporea, il suono si trasforma in movimento e l’immagine si eleva a richiamo verso la profondità dell’ascolto”

“Il nostro – prosegue Murat – vuole essere soprattutto un invito alla contemplazione, a immergersi in una esperienza estetica che dal suono – immagine – parola diviene nuovo orizzonte di conoscenza. Un intreccio in cui ogni barriera tra forme artistiche è dissolta, mentre viviamo una nuova e profonda connessione tra l’opera, noi stessi e il mondo”.